domenica 18 novembre 2012

La catastrofe italiana: dopo 20 anni di mani pulite si continua a rubare. Come uscire da questa trappola e riconquistare la nostra sovranità...

Immagina come possiamo uscire da questa catastrofe che sta affamando l'Italia...
E' ora di aprire gli occhi e la mente, ignora la televisione e i media, analizza i fatti, le storie e i personaggi. L'informazione è tutta controllata e le notizie che decidono di darti sono strumentalizzate e servono a condizionarti e a destabilizzarti; l'élite di giornalisti e di intellettuali, che si prestano a questo infame gioco, hanno prostituito il cervello!

Siamo ingenuamente caduti nella trappola di chi vuole ridurci in schiavitù . Rifletti sono passati più di vent'anni da "MANI PULITE". Peccato che pulite le mani, hanno sporcato tutto il resto ! ! !
Politici sicari al servizio del potere occulto hanno sventrato e distrutto la nostra economia e i nostri gioielli: Eni, la Banca d'Italia... Sono solo esempi, ma tutto di ogni settore pubblico è stato distrutto, ceduto ad un prezzo regalo alle multinazionali più ricche del pianeta...

 Adesso dobbiamo assolutamente riprendere il controllo del Paese, riappropriarci della nostra moneta sovrana, la lira, per difendere la nostra indipendenza di Stato e la nostra dignità di Popolo ! ! !
Infatti, l'intento è di ridurci allo stremo della miseria per costringerci a rinunciare, e quindi cedere la nostra sovranità di popolo per trasformarci in una colonia del Nord Europa, schiavi di una banca privata la BCE (Banca Centrale Europea). Se non hai ancora capito, è all'attuazione di questo piano disumano a cui mira l'associazione GOLPISTA MONTI & CO. e tutti quelli che fanno parte, o che sono transitati per il "Gruppo Bilderberg", servi di Rockefeller e di Rothschild: sono loro che si nascondono con lo pseudonimo di Spread. Sono loro IL NOSTRO NEMICO! L'abilità di questa organizzazione criminale è stata quella di essersi resa invisibile nel corso delle opere storiche in Italia, come altrove, con la complicità dei governi degli Stati Uniti, di Israele e delle organizzazioni militari, ONU compresa; delegando a recitare i ruoli scomodi a finti protagonisti prezzolati, allo scopo di distrarci e spostare l'attenzione dai veri colpevoli. Ci hanno diviso inventandosi partiti politici, correnti di pensiero, scatenando il razzismo all'interno del nostro stesso Paese; la verità è che la mente che ha creato queste cose è sempre stata la stessa e chi ci divide lo fa per dominarci: "DIVIDI E IMPERA"! Adesso occorre essere uniti per difendere l'Italia. Il diavolo non ha più il coperchio, perché è stato scoperto, adesso aiutami a rovesciargli la pentola!

Questa è l'unica catena che ti renderà libero: diffondere il più possibile questa verità !!!
Informati su questi argomenti: signoraggio bancario, nuovo ordine mondiale, poteri occulti, gruppo Bilderberg. Visita i siti che parlano di questi argomenti, e anche quelli di Paolo Barnard e Paolo Franceschetti. (Lucia G.)

venerdì 9 novembre 2012

Interdire Donatella Galli, leghista e consigliera provinciale di Monza e Brianza, da tutte le cariche pubbliche per le gravi offese al Sud. Vergognoso silenzio dell'intera classe politica


INDIFFERENZA TOTALE DEL MONDO POLITICO, IL SUD PERO' CHIEDE DI INTERDIRE DONATELLA GALLI DA QUALSIASI CARICA POLITICA - Donatella Galli offende il Sud e non chiede scusa nell'indifferenza totale del mondo politico. Donatella Galli, leghista e consigliere provinciale di Monza e Brianza, negli ultimi giorni si è resa protagonista sul web per aver detto una frase che non è piaciuta a molti. Su Facebook, in una discussione dove per oggetto era rappresentata un'Italia troncata dal centro in poi, la Galli ha affermato la seguente frase: “Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili”. Immediate le reazioni nello stesso Social Network, la frase ha fatto immediatamente il giro del web beccandosi le antipatie di centinaia di migliaia di utenti, che hanno commentato ed offeso la stessa consigliera. 
Dal Partito della Lega Nord tengono ad evidenziare che si tratta esclusivamente di 'goliardia' e la cosa ha avuto un effetto devastante, poiché gli utenti si sono sentiti presi in giro. Infatti non può essere semplicemente un'espressione 'goliardica', incitare i tre vulcani più grandi del Sud attualmente attivi nel compiere il proprio lavoro, un'esortazione della Galli quasi come se fosse una preghiera, più che goliardia sembra proprio l'augurio che possa verificarsi una catastrofe naturale nel centro Sud!! La cosa sconvolgente è che non vengono presi provvedimenti e sembra quasi che l'intero mondo politico sia indifferente a questo tipo di 'battute'. Avremmo preferito vedere qualche reazione da parte di Sindaci del Sud, presidenti di Provincia e Regione, per non parlare del Presidente della Repubblica, andare contro la Galli, bacchettarla pubblicamente per farla sentire un po' in colpa, visto che lei rappresenta i suoi elettori ed un politico non può assolutamente uscire con questo tipo di 'battute', in risposta alle migliaia di richieste da parte di utenti che chiedono le dimissioni di Donatella Galli dal suo incarico politico nonché le scuse pubbliche. 
Ed invece nulla, l'intero mondo politico è rimasto indifferente a tutto questo. Ma perché la classe politica del Sud non va incontro alle richieste di migliaia di cittadini che chiedono che Donatella Galli venga interdetta da qualsiasi carica politica?

lunedì 5 novembre 2012

La legge Pica del 1863, ovvero la “licenza di uccidere i meridionali” - Basta con le menzogne storiche


BASTA CON LE MENZOGNE STORICHE ! E' ora di dire la verità su tutto quello che fu l'unità d'Italia. Il glorioso e ricco Regno delle due Sicilie fu distrutto dall'orda barbarica piemontese, soldataglia allobrogica che eseguiva gli ordini di due criminali: Camillo Benso e Vittorio Emanuele II di Savoia. Tutto il Regno delle due Sicilie fu messo a ferro e a fuoco dai banditi savoiardi, che nella loro crudeltà e nella loro ferocia furono peggio degli Unni di Attila.
Bandiera del Regno delle due Sicilie sul Gran Sasso
Nel 1863 veniva promulgata la legge Pica, dal nome del deputato abruzzese che la formulò per trasformare le regioni meridionali in un immenso campo di combattimento, o meglio ancora in un enorme lager dentro il quale i soldati del re sabaudo, i “piemontesi”, con la scusa della lotta al brigantaggio uccisero, stuprarono, squartarono, sgozzarono, misero a ferro e fuoco interi paesi causando migliaia e migliaia di morti innocenti. Ci vollero dieci anni per piegare definitivamente tutte le sacche di resistenza dei partigiani lealisti al re Borbone sulle montagne abruzzesi, lucane, campane, pugliesi, calabresi, e siciliane. Basterebbe questo per capire l’enorme montagna di menzogne che ha accompagnato per 151 anni la storia del risorgimento italiano.
 lapide nell'ex Lager di Fenestrelle, Piemonte
Altro che “fratelli d’Italia”…
Poi ci sono testimonianze, involontarie, che veramente sono al di sopra di ogni sospetto, come ad esempio quelle tratte dal sito dell’Arma dei Carabinieri, “fedelissima” per definizione al re savoia.
Ecco cosa si legge nel sito ufficiale dell’Arma:
La legge Pica permise la repressione senza limiti di qualunque resistenza: si trattava, in pratica, dell’applicazione dello stato d’assedio interno. Senza bisogno di un processo si potevano mettere per un anno agli arresti domiciliari i vagabondi, le persone senza occupazione fissa, i sospetti fiancheggiatori di camorristi e briganti. Nelle province dichiarate infestate da briganti ogni banda armata di più di tre persone, complici inclusi, poteva essere giudicata da una corte marziale. Naturalmente alla sospensione dei diritti costituzionali (il concetto di diritti umani di fatto ancora non esisteva) si accompagnarono misure come la punizione collettiva per i delitti dei singoli e le rappresaglie contro i villaggi“.
(http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Ieri/Storia/Vista+da/
Fascicolo+6/04_fascicolo+6.htm
)
Nel 1864, Vincenzo Padula scriveva:
«Il brigantaggio è un gran male, ma male più grande è la sua repressione. Il tempo che si dà la caccia ai briganti è una vera pasqua per gli ufficiali, civili e militari; e l’immoralità dei mezzi, onde quella caccia deve governarsi per necessità, ha corrotto e imbruttito. Si arrestano le famiglie dei briganti, ed i più lontani congiunti; e le madri, le spose, le sorelle e le figlie loro, servono a saziare la libidine, ora di chi comanda, ora di chi esegue quegli arresti».
La legge Pica, fra fucilazioni, morti in combattimento ed arresti, eliminò da paesi e campagne circa 14.000 briganti o presunti tali: per effetto della legge 1409/1863 e del complesso normativo ad essa connesso, fino a tutto il dicembre 1865, si ebbero 12.000 tra arrestati e deportati, mentre furono 2.218 i condannati. Nel solo 1865, furono 55 le condanne a morte, 83 ai lavori forzati a vita, 576 quelle ai lavori forzati a tempo e 306 quelle alla reclusione ordinaria. Nonostante tale rigore, la legge Pica non riuscì a portare i risultati che il governo si era prefissi: l’attività insurrezionale e il brigantaggio, infatti, perdurarono negli anni successivi al 1865, protraendosi fino al 1870.


bersagliere sabaudo con Brigante
CONCLUSIONE
L’agosto 1863 un proclama di Vittorio Emanuele venne affisso in tutte le città, paesi, borgate del Mezzogiorno. Era la legge Pica contro il “brigantaggio”. Praticamente l’autorità militare assumeva il governo delle province meridionali. La repressione diventava, a questo punto, ancora piu’ acre e feroce di quanto non fosse stata fin allora. La legge Pica rimase in vigore fino al 31 dicembre 1865. Fu presentata come “mezzo eccezionale e temporaneo di difesa” e, dall’opposizione parlamentare di sinistra valutata e combattuta come una violazione dell’art. 71 dello Statuto del Regno poiché il cittadino “veniva distolto dai suoi giudici naturali” per essere sottoposto alla giurisdizione dei Tribunali Militari e alle procedure del Codice Penale Militare. La legge passò comunque a larga maggioranza. La ribellione doveva essere stroncata “col ferro e col fuoco!”. Per effetto della legge Pica, a tutto il 31 dicembre 1865, furono 12.000 gli arrestati e deportati, 2.218 i condannati. Nel solo 1865 le condanne a morte furono 55, ai lavori forzati a vita 83, ai lavori forzati per periodi più o meno lunghi 576, alla reclusione ordinaria 306. Le carceri erano piene, fitte, zeppe fino all’inverosimile“.  (Ludovico Greco,”Piemontisi, Briganti e Maccaroni” – Guida Editore, Napoli, 1975)

Ecco uno stralcio dell'intervento in Parlamento del deputato Angelo Manna, il 25 settembre 1990.
"L'ufficio storico dell'esercito italiano custodisce e protegge le prove storiche che quella sacra epopea che fu detta risorgimento non fu, se non una schifosa storia di rapine e di massacri; e che fu scritta da un'orda barbarica nel Regno di Napoli, che, oltre la vita e i beni, rubò al Sud e portò nell'infrancesato Piemonte financo il nome di Italia." “L'ufficio storico dello Stato italiano è l'armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; Conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore ed assassino e perciò galantuomo, nonché il protobeccaio Benso Camillo, porco di stato e perciò statista sommo, ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l'invaso reame libero ed indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte, grazie ad un plebiscito, che fu una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana. L'ufficio dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale l'unificazione tiene sotto chiave il proprio fetore storico. Quello dei massacri bestiali, delle profanazioni e dei furti sacrileghi, degli incendi dolosi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con Tore e Crescienzo, all'anagrafe Salvatore De Crescenzo e della sua camorra, degli stupri di fanciulle, delle giustizie sommarie, delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute, come la Sangiovannara. Quali studiosi hanno potuto aprire questi armadi infami signor sottosegretario? I crociati postumi, gli scribacchini diventati cattedratici per aver saputo rinnegare la propria origine, e per aver saputo rinunciare alla ricerca della verità storica. Per avere dimostrato di sapere essere i sacerdoti del sacro fuoco del mendacio.”
                                                                    

giovedì 1 novembre 2012

Il mondo dei morti viventi, il cervello lavato



Il Mondo dei morti viventi !
Vi hanno lavato il cervello fino al punto di fare passare per normalità l'abominio e la perversione. Vi hanno lavato il cervello fino al punto di schierarvi dalla parte del vostro carnefice e lo difendete e lo giustificate pure. Io non mi abituo e non mi lascio iniettare il suo dolce veleno né nella mente, né tanto meno nelle vene. Se non riesci a capire chi ha lavato il tuo cervello, come fai a capire chi detiene il potere? Ancora non hai capito che non hai più potere, perché la bestia che ti ha distrutto ha iniettato lentamente, ma anche costantemente, il suo veleno nelle tue vene e nel tuo cervello. Adesso sei completamente in suo potere: non hai orgoglio, non hai dignità, non hai onore, non mostri nessuna reazione. Sei una mente in letargo. Non riuscendoti a muovere non capisci neppure di essere incatenato, e falsamente continui a pensare di stare bene e di essere libero. Appartieni ormai al mondo delle larve. Sei inutile. Sei invisibile, sei nulla e credi ancora di vivere, e il fatto grave è che riesci a giustificare e a schierarti ancora dalla parte della bestia, che ti ha ridotto in questo modo. Ti sei abituato e sei completamente un docile schiavo del suo potere. Jacob Rothschild, ebreo nato il 29 aprile del 1936, è la Bestia che ti ha ridotto così. Bisogna assolutamente fermare la Bestia. Questo spregevole essere, ebreo, ricatta tutta l’umanità; muove come una pedina Israele, il suo Stato privato e personale, per scatenare una apocalittica terza guerra mondiale totale nei prossimi mesi. Rothschild minaccia di annientare il 99% degli abitanti del pianeta terra, se non si obbedisce a bacchetta al suo potere globale, malvagio e tirannico. Per fermare lo scatenamento dell’apocalisse, bisogna fermare la BESTIA ROTHSCHILD. E adesso pensi pure che la indecorosa festa di halloween, fatta solo di spazzatura, appartenga alla nostra cultura. Ad essere franco, devo dirti che il tuo cervello non ti serve più, se non riesci a capire queste cose semplici. Il tuo cervello è atrofizzato.
(s. brosal)