martedì 12 marzo 2013

Nell’Italia degli infami privilegi: la fiducia che c’è e quella che non c'è

Il problema dell’Italia, in queste ultime ore, sembra essere quello di una fiducia che non c’è.
Sembrano i neo-parlamentari del MoVimento 5 Stelle la sorgente di ogni delirio, secondo la solita stampa colpevolista come da copione, secondo ritualità identiche al passato, nei toni e nelle intenzioni..
La Storia si ripete, adesso in Italia è ora di cambiare: bisogna azzerare questo sistema marcio. Il popolo è in rivolta.

Ma ragioniamo un po’, noi che siamo “popolo”, ovvero quelli che con la rinuncia ai propri diritti, abbiamo mantenuto le caste per decenni. Bene, dico, ragioniamo da popolo…
Il governo Monti, che tutti ricordiamo, si è mantenuto sulla “ Fiducia” . E con la straordinarietà sono state prese decisioni che avrebbero impiegato anni, seguendo il normale iter parlamentare (e forse prese mai più). Con Monti, vista l’emergenza, con un po’ di decreti, si è fatto tutto quello che “ doveva essere fatto”. Il dizionario Treccani, dice che la fiducia è ”sentimento di sicurezza, di tranquillità che nasce da una ferma speranza “ .. E allora vediamo … Mi sembra di aver visto che in nome della cosiddetta fiducia, ad un certo punto, quest’estate, c’erano i morenti malati di SLA sotto al parlamento delle fiducie, ad invocare la pietà negata. E sempre in nome della fiducia,hanno iniziato a suicidarsi migliaia di persone, e hanno iniziato a fare i disoccupati onesti padri e madri di famiglia a cui non è stata concessa nessuna deroga, nessuno sconto, nessuna fiducia. E proprio mentre tutto questo accadeva, gli stessi uomini delle tante fiducie, erano al mare in vacanza, sugli yacht, beati e spensierati, qualche altro fra loro, comprava ville da dieci milioni di euro. Tanto, c’era lo scudo della “fiducia” intorno a loro... E ragioniamo sul passato un po’ più remoto: qualcuno urlava, anzi inveiva, contro qualche altro ma intanto non si presentava a difendere il popolo nelle stanze opportune e con delega. (demagogia o inganno?) Ora abbiamo scoperto che non si presentava, perché aveva interesse egli stesso a non far passare delle giuste norme, e, badate bene che mentre tutto questo accadeva, attraverso i sindacati, facevano dire a tutti i lavoratori d’Italia che “ non c’erano soldi”. Salvo poi scoprire che erano usciti” 530 Milioni di euro di rimborsi ai partiti, contro lo stesso volere giuridico di un popolo. Usciva cioè un mare di denaro che per gli altri non c’era mai stato …e non si sa da dove, affinché, quelli dalle tante fiducie trovassero altre occasioni di umiliare il lavoro degli Italiani, i figli degli Italiani, le vite degli Italiani.
Dentro talune istituzioni dello Stato stesso come la Scuola, è in corso ormai da anni un vero genocidio: diciamo ai nostri ragazzi che devono essere fiduciosi ed impegnarsi al massimo e nel frattempo mettiamo sotto costante accusa una scuola e il suo personale fino al punto di ritenerli indegni agli occhi del mondo al punto tale che gli alunni si recano a scuola con macchine migliori di quelle dei loro professori, esseri degni di miserevole considerazione e poi, ma poi, appena si riesce a staccare la spina, i nostri stessi studenti, iniziano una vera vita lontano da qui utilizzando proprio quelle vilipese competenze, che la scuola, secondo i membri dello stesso stato, “non aveva dato loro”.
Protesta degli Studenti
Oggi qualcuno lotta con ardore per difendere ideologicamente un uomo che teme di essere bloccato usando la mano della giustizia. Qualcuno fa perfino un solenne sciopero, mai esistito prima, uno sciopero che preoccupa i colli che invocano “ il senso di responsabilità”. Ma ora inizio a chiedermi, dov’erano le stesse persone, quando avrebbero dovuto protestare per la tutela degli interessi non di uno ma di tutti gli Italiani: mi chiedo, ora, perché nessuno precetta loro, adesso, in questa inusuale forma di protesta, perché, badate bene, quando a scuola qualcuno voleva scioperare, veniva precettato e quella giornata gli costava 100euro (soldi che nessun prof. guadagna in un giorno di lavoro)… Già, sempre tante Italie, mille Italie… come il decreto mille proroghe……
La storia recente del nostro paese, insomma, è solo il rapporto drammatico di una serie di gravi tradimenti, perpetrati senza pietà contro un intero popolo, proprio da chi aveva delega di tutela e rappresentanza. Per il nostro Stato, è più possibile pensare che debbano essere altre nazioni a provvedere ai bisogni del popolo italiano che prendersi lui l’onere della vita dei propri figli. Una volta erano valigie di cartone, oggi sono cervelli ma in verità, tutto è stato possibile, tranne che la creazione di un vero stato di diritto. E così, quest’estate, mentre i destinatari di tutte le fiducie erano sdraiati sotto gli ombrelloni, milioni di italiani, compresa la scrivente, li guardava sbalordita dietro il proprio pc chiedendosi come ciò fosse possibile, in uno stato dichiarato “povero da anni” e tutti, per ore, ci siamo chiesti con gravissima amarezza, dove abbiamo sbagliato noi, popolo laureato, abilitato, super professionalizzato, per aver contribuito a rendere alla nazione questo scempio, ai danni della nazione . Quale fatale errore avremo mai commesso… Poi ho capito...
...e adesso nessuna fiducia più da parte nostra
L’errore è stato proprio quella fiducia mal riposta, quella fiducia subdola che si è resa colpevole dei più gravi reati contro i diritti dell’umanità. Quella fiducia per mezzo della quale, abbiamo dovuto accettare di vedere i nostri anziani in mezzo alle immondizie dei mercati, in cerca di cibo, schivi e a testa bassa. Offesi dal destino, dagli uomini e da un Dio distratto che non ce la faceva più neanche a governare la sua stessa Chiesa.
Non ci sono state deroghe per noi popolo, nessuna pietà niente fiducia. Sono saltati tutti i limiti, ogni controllo, ogni vigilanza. Bene, proprio questa è oggi, la risposta del popolo italiano a quelli senza più regole. Nessuna deroga, nessuna fiducia. O si fa l’Italia dei diritti o che crolli! Tanto, noi, ripeto, noi “popolo”, non abbiamo più niente da perdere.   (M. G. Tagliaferri)

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